Conto Corrente e Giroconto. Spostare Soldi tra Conti senza Allertare il Fisco

Conto Corrente e Giroconto. Spostare Soldi tra Conti senza Allertare il Fisco

L’Agenzia delle Entrate e i sistemi moderni di algoritmi focalizzano l’attenzione sulle movimentazioni e sulle transazioni dei singoli contribuenti ponendo l’accento sui conti correnti detenuti da questi ultimi.

Spostare Soldi da un Conto Corrente a un Altro

Molte persone sovente spostano fondi da un conto corrente all’altro utilizzando lo strumento del giroconto ovvero altre modalità in caso si tratti di istituti o di destinatari diversi (esempio il bonifico): bisogna, però, fare sempre più attenzione in questo tipo di movimenti perché l’Agenzia delle Entrate controllerà con sempre maggiore attenzione tali transazioni.

Se vogliamo, esempio, fare una donazione a un nostro figlio o dare denaro a un parente, l’Agenzia potrebbe ritenere tale movimentazione alla stregua di un illecito, ossia ipotizzare questa possibilità. Tale manovra, infatti, potrebbe rappresentare la volontà di evadere il fisco, nascondendo somme di denaro che non si vogliano dichiarare, oppure, addirittura, sottolineare la volontà di riciclare denaro proveniente da attività illecite.

Bisogna, quindi, seguire determinate regole e linee guida affinché l’Agenzia delle Entrate non si allerti nel caso di trasferimento di fondi tra diversi conti correnti. Non serve utilizzare un metodo drastico, ossia chiudere il conto corrente, prelevare tutto il contante e trasferirlo in altro istituto, ma basta avere accortezze e seguire le regole predefinite in modo da garantire la legalità di tutto il sistema.

I Pericoli

In caso spostassimo una somma rilevante di denaro, il Fisco potrebbe allarmarsi, ossia gli algoritmi e i sistemi applicati al monitoraggio dei conti correnti dei contribuenti, potrebbero accendere la spia di allarme.

Quest’accadimento potrebbe divenire ancor più pericoloso in caso, dopo analisi incrociata, risultasse la transazione come inspiegabile, analizzando le dichiarazioni dei redditi in capo al contribuente, al soggetto che dispone tale movimentazione.

L’Agenzia delle Entrate, infatti, ha a disposizione uno strumento conosciuto: il Redditometro, istituito mediante Decreto Legislativo n° 78 del 2010. Grazie a questo, si riescono a monitorare i bonifici e si analizzano mettendoli a confronto con i redditi del contribuente, come risultati da dichiarazioni rilasciate da questo al Fisco. In caso sussista una discordanza superiore a una determinata soglia, scatta l’allarme e le conseguenti indagini approfondite.

Possibile Trasferire Fondi. Su Cosa Fare Attenzione e Perché

Al di là dei controlli, è possibile trasferire denaro da un conto a un altro, ma bisogna utilizzare strumenti tracciabili e tale trasferimento deve essere valido, lecito e giustificato dai redditi derivanti del contribuente stesso.

Un genitore può prestare soldi a un figlio o parente senza interessi, ovvero si possono movimentare fondi al fine di acquistare beni o servizi. Se, per esempio, ricorda ProiezioniBorsa.it, si voglia vendere oro presente nel patrimonio ereditario o a livello personale, è possibile movimentare i fondi da un conto all’altro giustificando la questione in base a ciò. Stessa cosa, se acquistiamo un prodotto e utilizziamo la modalità di pagamento quale un bonifico.

Fondamentale è indicare la provenienza: occorre avere chiara la genesi del denaro veicolato, a prescindere dal fatto che si invii o che si riceva. A tal uopo, è sempre meglio specificare bene la causale del bonifico, non tralasciando questo campo che diventa probante.

Finché il contribuente riuscirà a dimostrare da dove proviene il denaro, quindi escludendo evasione o attività illecite, eventualmente al Fisco che dovesse chiedere conto della transazione, non ci sarà nulla da temere nel caso di trasferimento di fondi da un conto corrente a un altro.