CU: Assicurazione Classe di Merito. Cosa Sono le Classi e Come Funziona

CU: Assicurazione Classe di Merito. Cosa Sono le Classi e Come Funziona

Nel mondo delle assicurazioni per le automobili e le moto, ci sono delle variabili e dei parametri che incidono nel calcolo del premio da pagare per la polizza obbligatoria per legge. Uno di questi, forse il più importante, è sicuramente la classe di merito.

Si tratta di un numero unico, un’indice che rileva la sinistrosità dell’assicurato, ossia la propensione di questo agli incidenti e determina, dunque, un livello di rischio maggiore in capo alla società che dovrà assicurare la sua guida.

E’ un indicatore molto semplice che tende ad accentrare in un unico numero gli incidenti accaduti al guidatore stesso, ma in realtà ciò non è proprio del tutto vero in quanto numerose leggi, soprattutto negli ultimi anni (ad esempio la Legge Bersani, ovvero la nuova possibilità di avere un’assicurazione di famiglia, ossia utilizzare la miglior classe presente nel nucleo familiare da prossimo anno)ne hanno modificato l’itinere generale.

In ogni caso la classe di merito è riconosciuta anche dall’acronimo CU (Classe Universale) perché si tratta di una tabella legata al principio antico del bonus/malus. A ogni persona si assegna un valore tale da costituire uno dei principali parametri sul quale si declina il rischio in capo alla società d’assicurazioni (non è il solo, ma completa la zona di residenza ed altre variabili in capo al veicolo da assicurare) e questo determina il premio da pagare.

La regola generale vale in questo modo: maggiore è la classe CU assegnata, maggiore sarà il premio da corrispondere perché la società assicurativa assicuri il nostro veicolo in capo alla RCA obbligatoria.

 

Cosa sono

Come anticipato, le classi di merito riguardano la sinistrosità del guidatore, ovvero del titolare di un’assicurazione (la qual cosa potrebbe anche non coincidere, diversificando la polizza stessa).

La sinistrosità corrisponde alla probabilità che un evento si ridetermini, in questo caso possibili incidenti stradali causati o cagionati dal guidatore stesso, proprio in ragione della sua alta classe di merito. Questo perché la classe CU si basa su quanto accaduto nel passato e le società assicuratrici ragionano presumendo che chi è stato coinvolto spesso in incidenti stradali (e quindi liquidazioni n.d.r.), possa essere ancora coinvolto in tali accadimenti.

Ovviamente le società assicuratrici non vogliono né possono sostenere alti costi, quindi si rifanno sul calcolo dei rischi e riflettono la cosa sull’aumento del premio da pagare. La classe CU, in conclusione, determina insieme ad altri parametri, la tariffa da pagare per stipulare un contratto assicurativo per auto o moto.

L’acronimo CU sta per classe universale seplicemente perché si tratta di uno standard, ossia una classificazione comune a tutte le diverse società assicuratrici che si possono basare così su dati oggettivi, almeno relativamente.

Se ci rechiamo da differenti compagnie chiedendo un preventivo, siano esse fisicamente disponibili, ovvero presenti on line, queste avranno sempre come base la classe CU, anche se alcune tendono poi a fidelizzare i propri clienti utilizzando classi interne.

Le classi di merito, inoltre, sono rimaste pressoché invariate sia numericamente, sia per quanto concerne il funzionamento in modo da creare sicurezza ed omogeneità di applicazione dei criteri nonostante passino gli anni e cambino le generazioni. Quello che cambia è tutto il resto.

A livello tecnico, le classi vanno a 1 a 18, con la prima che identifica il livello di rischio più basso per una compagnia nell’assicurare l’auto o la moto del titolare. Questo numero, come abbiamo detto, dipende dal numero d’incidenti causati dal guidatore nella sua storia assicurativa.

L’Istituto deputato al controllo di quanto accade in questo mondo, è l’Ivass (Istituto per la Vigilanza sulle ASSicurazioni) che controlla e verifica l’esattezza dei dati e delle informazioni contenute negli attestati di rischio e li custodisce in una banca dati a cui tutte le società assicuratrici possono accedere per visionare quando serve nello stilare un preventivo o stipulare un contratto assicurativo.

Il database è un archivio telematico utilizzabile proprio da queste società a tal fine. Oltre a quest’attività istituzionale, Ivass è anche attenta nel monitorare le frequenti truffe che appaiono on line ed i sempre più numerosi siti che promettono polizze a costi irrisori e che nascondono attività truffaldine.

 

Come Funziona

La classe di merito descrive la sinistrosità del conducente, ma in realtà come funziona l’assegnazione di quel numero presente nell’attestato di rischio di ognuno di noi?

Innanzitutto occorre precisare che, se non abbiamo mai stipulato alcun contratto d’assicurazione e se non vogliamo avvalerci di quanto previsto dalla Legge Bersani, ovvero dalla nuova Assicurazione di Famiglia, novità di quest’esecutivo, si parte dalla 14esima classe di merito.

Il nostro attestato di rischio, dunque, partirà da quel momento inteso come tempo zero e saranno registrato tutti i sinistri, ovvero gli incidenti che faremo nel corso della nostra vita, con visione presente nel documento stesso riferita agli ultimi cinque anni.

Per ogni incidente che provocheremo con colpa, la CU aumenterà di due classi di merito. Se, per esempio, abbiamo la 14esima classe e facciamo un incidente con colpa nostra, allora l’anno dopo saremo in 16esima classe.

La classe di merito si aggiorna anno dopo anno, o meglio, ogni 10 mese per consentire alle società assicuratrici di lavorare su preventivi e rinnovi avendo dati e informazioni aggiornate (due mesi prima della scadenza della polizza RC Auto).

Come abbiamo già detto, maggiore la classe, maggiore il prezzo da pagare, quindi sarà necessario fare particolare attenzione sulle strade, dato che la RCA è obbligatoria per circolare e se non possiamo permettercela, diventa un problema.

Oltre al malus, c’è anche la parte positiva legata al bonus: chi non ha alcun incidente nell’anno, scende di una classe di merito. Anno dopo anno, l’obiettivo chiaro è quello di arrivare in prossimità della prima classe, quella con il costo minore, a parità di altri parametri: di certo la 18esima, ossia l’ultima, è la più costosa.