Demolire o Rottamare Auto: Come Fare, Legge, Costi e Incentivi alla Rottamazione

Demolire o Rottamare Auto: Come Fare, Legge, Costi e Incentivi alla Rottamazione

Se vogliamo o dobbiamo demolire ovvero rottamare la nostra auto, nonostante ci fossimo affezionati, magari per comprarne un’altra nuova e, perché no, ad emissioni zero o quasi (elettrica, ibrida, etc.), possiamo sicuramente chiedere consigli ad amici e parenti oppure informarci per nostro conto.

La rottamazione dell’auto, infatti, è una procedura relativamente semplice e cercheremo di fare luce sulla legge e le normative che la definiscono, nonché sui costi e sugli eventuali incentivi che Governo o altri enti locali (ad esempio le Regioni) rilasciano per il rinnovo del parco auto.

 

Come Fare: La Legge

Innanzitutto occorre precisare una questione importante: non è possibile abbandonare la macchina e pensare di averla rottamata, ma la legge italiana obbliga ad un certo iter burocratico culminante con la cancellazione da un pubblico registro del veicolo circolante.

Se vogliamo fare da soli, dunque, questo è impossibile anche perché le automobili sono caratterizzate da un insieme di elementi molto inquinanti (pensiamo al solo olio motore che dobbiamo portare all’oasi ecologica, nonché alle gomme che molti abbandonano in mezzo al verde o, peggio, le incendiano inquinando l’aria) e potremmo anche rischiare di infrangere la legge penale.

Un caso esemplificativo di questo rischio penale, riguarda la condizione nella quale un veicolo a nostro nome è sottoposto ad una procedura di sequestro amministrativo: nel caso sparisse, anche per essere demolito ovvero rottamato, rischieremmo non solo una pena pecuniaria severa, ma addirittura la reclusione.

Ecco, invece, l’iter corretto per eseguire la demolizione della nostra vecchia, ma cara automobile seguendo la disciplina descritta dal Decreto Legislativo n° 209 del 2003, in attuazione della Direttiva 2000/53/CE inerente proprio i veicoli fuori uso.

Il Decreto, a chiara impronta europea, sottintende la possibilità che si caratterizzino due diverse situazioni con differenti modalità cui seguitare le norme:

  • Il proprietario vuole dismettere il suo veicolo per acquistarne uno nuovo.
  • Il proprietario vuole rottamare l’auto senza acquistarne un’altra nuova.

Se vogliamo solamente demolire la nostra auto, ma non siamo interessati ad acquistarne altre, allora basterà recarsi presso un qualunque centro di raccolta autorizzato e convenzionato (demolitore) palesando la propria intenzione al dirigente della demolizione. Questi si incaricherà di prendere in consegna il veicolo e di provvedere all’attuazione di tutti i passi burocratici per la sua cancellazione, nonché il trattamento e la messa in sicurezza dello stesso.

In cambio, il demolitore ci rilascerà un documento che dovremo conservare gelosamente a comprova dell’avvenuta esecuzione regolare della demolizione e porrà in essere le altre azioni necessarie, in nostra vece, dietro pagamento di un compenso:

  • Certificato di Rottamazione (in questo è descritto anche brevemente lo stato del veicolo).
  • Cancellazione dell’automobile dal PRA.

Se, invece, vogliamo demolire la nostra automobile ed acquistarne una nuova, magari approfittando degli incentivi statali e degli sgravi che alcune regioni approntano proprio per il rinnovo del parco circolante ai fini di un minore inquinamento ambientale, basterà recarsi presso il concessionario dove vogliamo procedere all’acquisto.

Il dirigente del concessionario, una volta scelto il modello di auto da acquistare e personalizzata la macchina (customization), ci chiederà alcuni documenti ed altri elementi necessari a procedere:

  • Carta di Circolazione (il cosiddetto Libretto di Circolazione).
  • Certificato di Proprietà in formato cartaceo ovvero digitale.
  • Targa anteriore e posteriore.

Consegnati tutti i documenti, le targhe e la vettura stessa al concessionario, questi ci rilascerà una dichiarazione nella quale si impegna a custodire il veicolo e lo prende in carico: da questo momento non abbiamo più nessuna responsabilità su quello che potrà accadere, né civile, né amministrativa, né penale.

Si tratta di un passaggio molto importante, quindi non dimentichiamoci si lasciarci rilasciare tale dichiarazione firmata e sottoscritta e di custodirla gelosamente. Il concessionario, inoltre, al pari del demolitore nel caos precedente, procederà a cancellare il veicolo presso il PRA entro 30 giorni dal rilascio della dichiarazione stessa. Entro due mesi, invece, (60 giorni), il concessionario dovrà farci avere un certificato di rottamazione che attesti l’avvenuta demolizione del veicolo presso un centro di raccolta convenzionato.

L’iter di demolizione è molto importante anche dal punto di vista fiscale perché, una volta ottenuto il certificato di rottamazione del veicolo, non dovremo più pagare il bollo auto, ossia la tassa automobilista italiana, oppure quello europeo, almeno per quanto riguarda i mesi rimanenti dell’anno.

Un punto a favore della velocità nell’ottenere questo documento, dunque, perché l’attuale Governo sta anche pensando di istituire un database proprio per controllare con più efficacia chi non paga il bollo auto.

A prescindere dalla modalità con cui vorrete demolire l’auto, cosa molto importante, dobbiamo ricordarci di chiedere una visura all’ACI (il cui costo non è molto esoso) e comprovare che sulla macchina non ci sia alcuna procedura di fermo amministrativo di cui non eravamo a conoscenza. Nonostante valga il criterio della buona fede a posteriori, occorre poi affrontare la giustizia e non sempre le cose vanno per il verso giusto.

Fatto questo controllo e appurato che non sussistano fermi amministrativi, possiamo tranquillamente demolire la nostra auto sia senza acquistarne altre, sia procedendo all’acquisto magari di un’automobile elettrica oppure ibrida, in linea con la tendenza futura di ecosostenibilità e rispetto dell’ambiente.

 

Costi e Incentivi

Dopo aver parlato del come, passiamo all’aspetto più complicato da affrontare, ossia il quanto. Quali sono i costi di una rottamazione?

Ebbene, la demolizione ed il suo servizio sono gratuiti, anche perché il rottamatore utilizzerà i pezzi come ricambi e li venderà agli offerenti, molto spesso gli stessi meccanici. Come molte altre cose, invece, esistono tasse e imposte da pagare, proprio come obbligo di legge. Per quanto concerne una demolizione, abbiamo questi costi fissi:

  • Costo parcella ACI (Automobile Club Italia): 13,50€.
  • Costo Imposta di Bollo: 32€ ovvero 48€ in base al possesso o meno del certificato di proprietà da parte del proprietario (documento che spesso si tende a perdere).
  • Totale: 45,50€ ovvero 61,50€.

Dopo la parte dolente, abbiamo invece quella più appetitosa: gli incentivi. Se vogliamo acquistare un’auto nuova, ci sono moltissimi incentivi alla rottamazione che originano dallo Stato, ma anche da alcune regioni, tesi soprattutto a farci acquistare nuove auto elettriche (molto intrigante quello riservato ai residenti della Regione Lombardia cumulabile con quello statale, ma ce ne sono anche altri).

Oltre a quello delle nuove auto a zero emissioni, abbiamo numerosi altri incentivi per il ricambio delle nostre vecchie automobili con modelli di classe superiore (si parla delle classi Euro) e finanche ibride.

Se portiamo un’auto da rottamare in molti concessionari, loro stessi ci offriranno molte agevolazioni ed opportunità nell’acquisto di un’auto nuova, oltre ad occuparsi di tutto l’iter burocratico per la demolizione stessa, come abbiamo detto.

Una volta che abbiamo deciso di cambiare l’auto e vogliamo rottamare la nostra vecchia, riflettiamo bene sulle varie opportunità che ci offrono i concessionari e sulle agevolazioni ed i contributi statali, cercando di prendere la decisione migliore sia dal punto di vista economico, ma anche da quello ambientale.

In fin dei conti, grazie ai numerosi contributi, un’auto elettrica costa relativamente poco e ci darà grandi soddisfazioni. Se proprio abbiamo paura di rimanere senza correnti o non ci fidiamo delle batterie con l’attuale tecnologia, possiamo sempre ricorrere ad un mezzo ibrido e ridurre così al minimo le emissioni e l’inquinamento.

Un toccasana per il portafogli e per l’ambiente. Perché i vostri figli non trovino quello che ha trovato il bambino nella foto.