Detrazioni Spese Animali Domestici. Definizione, Detenzione Legale e Benefici Fiscali

Detrazioni Spese Animali Domestici. Definizione “Detenzione Legale” e Benefici Fiscali

In fase di dichiarazione dei redditi, è molto importante per il contribuente riuscire a far valere tutti i diritti previsti dalle norme per ottimizzare sia il montante sul quale vengono applicate le aliquote progressive (tramite le deduzioni), sia l’effettivo ammontare delle tasse attraverso l’applicazione delle detrazioni spettanti.

Amici Animali

In Italia ci sono moltissime famiglie nelle quali sono presenti uno o più animali domestici che fondamentalmente fanno parte dello stesso nucleo familiare e a cui, naturalmente, occorre provvedere.

Non tutti sanno che, oltre le spese mediche personali, anche quelle che riserviamo ai nostri amici animali sono detraibili. La legge, però, parla e sottolinea che, al fine di questo beneficio, occorre che gli animali siano detenuti legalmente: cosa significa, dunque, questo? Cerchiamo di fare chiarezza al riguardo.

Spese Detraibili

E’ infatti possibile detrarre le spese veterinarie che le famiglie destinano alla cura e alla salute, nonché la salvaguardia dei loro cari animali secondo le regole e le norme stabilite dal fisco italiano, ma la questione specifica riguarda le tipologie di animali che rientrano nel beneficio, nonché eventuali distinguo.

Il Ministero dell’Economia, tramite il Decreto numero 289 del 2001, ha inteso regolamentare proprio le categorie di animali le cui spese veterinarie danno origine a una detrazione, ossia possono essere oggetto di questa misura in fase di dichiarazione dei redditi.

Purtroppo, al di là dell’elenco redatto, il documento lasciava comunque spazio a interpretazioni concettuali, pur ricordiamo che il tema è comunque marginale, visto che la spesa massima detraibile è di 387€ e la franchigia pari a 129, dunque una detrazione massima complessiva di 49,06 (ossa il 19% del differenziale tra franchigia e spesa massima, 387-129=258*19%).

Animali Detenuti Legalmente: Cosa Significa?

La definizione di animali detenuti legalmente, la cui sottolineatura presuppone la detrazione delle spese veterinarie, si presta, dunque, a diverse interpretazioni. Alcune versioni parlano di animali d’affezione, ovvero per la prativa sportiva, circoscrivendo tali categorie e prescrivendo tassativamente che i nostri amici (esempio cani e gatti) siano regolarmente registrati presso gli istituti idonei (anagrafe canina, Pet Passport per i gatti o altri documenti che attestino adozione ovvero acquisto presso esercente).

Tale interpretazione, però, cozza con la realtà quotidiana nella quale le persone possono anche aver sostenuto spese a favore di animali abbandonati o adottati di fatto, seppur per un breve periodo e non in modo continuativo, magari fino a trovargli una degna sistemazione.

Conclusione: Spese Detraibili per questi Animali

Dulcis in fundo, tale interpretazione non ricomprende tutte quelle categorie di animali per la cui detenzione non è previsto alcun obbligo di denuncia o alcun registro anagrafico, esempio il pollame e le galline per cui ci sono spese da sostenere anche di tipo veterinario.

In conclusione, dunque, è possibile richiedere la detrazione spettante considerando che gli animali detenuti legalmente siano tutti quelli non tassativamente esclusi dalla legge, pur in assenza di qualche documento che attesti l’origine in capo alla custodia dell’animale, anche temporanea e anche se si tratti di specie in via d’estinzione e comunque a prescindere dai motivi che siano differenti dalla mera compagnia e pratica sportiva.