E’ un rischio concreto e può colpire tutti coloro che hanno prenotato un viaggio aereo verso o Londra come metà finale ovvero scalo oppure in partenza dall’aeroporto principale della capitale inglese, Heathrow. Si parla di 177 voli che rischiano seriamente di essere cancellati tra lunedì 5 agosto e martedì 6 a causa delle interruzioni sulle trattative sindacali nei tavoli pianificati, soprattutto in ottica del piano d’allargamento strutturale e reingegnerizzazione dell’aeroporto, di cui avevamo già parlato in un precedente articolo. Un progetto avveniristico per mezzo del quale le piste d’atterraggio passeranno sopra l’autostrada ed in mezzo al canale.
I sindacati si sono imputati soprattutto dal punto di vista economico perché non sono riusciti a concordare un’offerta salariale considerata adeguata tra le parti ed hanno infatti respinto la proposta tramite votazione, secondo quanto riportato dalla BBC.
4000 persone con la tessera del sindacato hanno votato contro la proposta fatta pervenire dai dirigenti dell’aeroporto, in modo eterogeneo, dagli ingegneri specializzati, ai vigili del fuoco e finanche gli addetti alla sicurezza.
All’interno del sindacato si è discusso sul da farsi e si è dato adito ad una votazione che è confluita nella possibilità di utilizzare lo strumento dello sciopero, ossia l’agitazione sindacale, per richiamare l’attenzione sulla tutela dei propri diritti. Dalla votazione è emerso che l’88% vuole scioperare nei giorni di lunedì e martedì e se la protesta e l’azione dovesse aver seguito, i lavoratori che incroceranno le braccia saranno circa 2.500 secondo i dati e le informazioni fatte trapelare dal sindacato.
L’aeroporto di Londra non ha ancora ufficializzato la cosa, né avvisato i passeggeri dei voli che potrebbero essere cancellati, ovvero subire ritardi, invitando i clienti delle singole compagnie ad informarsi al riguardo presso le compagnie con le quali si è sottoscritto il ticket di viaggio.
In realtà si tratta comunque di un avviso preventivo in quanto lo sciopero potrebbe slittare oppure subire una revoca se si dovesse trovare un accordo dell’ultima ora e le parti dovessero trovare una conciliazione nel breve periodo. I colloqui tra le parti sociali, infatti, sono andati avanti fino a notte fonda e sono proseguiti anche oggi.